Se ti sei mai chiesto come viene gestita l’energia immessa in rete da un impianto fotovoltaico, in questo articolo scoprirai tutti i dettagli su come funziona questo processo e quali vantaggi può portare al tuo bilancio energetico.
Il ruolo del contatore bidirezionale
Quando si installa un impianto fotovoltaico, la gestione dell’energia immessa in rete diventa un aspetto cruciale. Questa energia, prodotta in eccesso rispetto al consumo, viene inviata alla rete elettrica nazionale.
Un ruolo fondamentale in questo meccanismo lo ha il contatore bidirezionale. Questo dispositivo, che altro non è che il contatore del gestore di rete che normalmente conta l’energia che si preleva (e quindi si acquista), in seguito all’installazione di un impianto fotovoltaico viene abilitato a contare anche l’energia immessa (che viene pagata).
Ad esempio, se durante una giornata soleggiata viene prodotta più energia di quanta se ne utilizza, il contatore bidirezionale registrerà l’energia inviata alla rete.
Il meccanismo dello scambio sul posto
Lo scambio sul posto è un meccanismo che permette di compensare l’energia immessa in rete con quella prelevata in un momento successivo. Ad esempio, se vengono immessi 10 kWh in rete durante il giorno, si potranno prelevare gli stessi 10 kWh durante la notte o nei momenti di scarsa produzione, riducendo così i costi della bolletta elettrica.
Il contributo in conto scambio
Il contributo in conto scambio è una forma di incentivazione economica che si riceve per l’energia immessa in rete. Questo contributo viene calcolato in base alla quantità di energia prodotta, immessa e prelevata successivamente.
Il contributo in conto scambio può rappresentare un vantaggio economico molto significativo. Ad esempio, se si immettono in rete 3000 kWh in un anno, e si acquistano 2000 kWh (la notte o nei giorni di scarsa produzione) verrà corrisposto un contributo proporzionato all’energia scambiata (quindi 2000 kWh) che aiuterà a ridurre i costi della bolletta (quindi del proprio bilancio energetico) e dell’investimento dell’ impianto fotovoltaico stesso.
La vendita dell’energia in eccesso
Oltre allo scambio sul posto, che come abbiamo visto è una compensazione fra immissione e consumo, c’è anche la possibilità di vendere l’energia in eccesso. Nel caso di una immissione di 3000 kWh e un acquisto di 2000 kWh, l’energia immessa in eccesso nella rete è di 1000 kWh. Questa vendita diventa una vera e propria fonte di reddito aggiuntiva che viene pagata una volta l’anno.
I benefici ambientali
Non dimentichiamo i benefici ambientali derivanti dalla gestione dell’energia immessa in rete. Ogni kWh di energia solare che immetti in rete contribuisce a ridurre le emissioni di CO2. Se un impianto produce 5000 kWh all’anno, si contribuisce ad evitare l’emissione di una significativa quantità di anidride carbonica (circa 3 tonnellate), rendendo il proprio contributo prezioso per l’ambiente.
Da qualche anno, con il continuo avanzamento delle tecnologie di accumulo, la gestione dell’energia diventa sempre più efficiente, offrendo opportunità ancora maggiori per risparmiare e guadagnare attraverso il proprio impianto fotovoltaico.