Ecobonus 110% come funziona e come sfruttarlo per fotovoltaico e sistemi di accumulo

Con l’approvazione del Decreto Rilancio, entra in vigore anche il meccanismo dell’Ecobonus al 110%, considerato dall’attuale governo uno dei capisaldi per la ripresa economica del paese.

L’ecobonus 110% può essere richiesto per le spese effettuate dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

Facciamo un po’ di chiarezza sia per la tipologia di interventi interessati e soprattutto se può essere sfruttato per l’installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

Chi può usufruire dell’Ecobonus al 110%?

Ecco le categorie e gli interventi ammessi nell’ecobonus 110%:

Il solo fotovoltaico quindi, anche se con accumulo, da solo non basta e il contributo rimarrebbe al 50% come sempre, anziché al 110%.

Non solo, l’intervento nel suo complesso dovrà portare una miglioria energetica di due classi rispetto alla prestazione dell’edificio antecedente i lavori o che in alternativa il miglioramento sia il massimo tecnicamente raggiungibile.

Diventa quindi di fondamentale importanza attraverso il proprio tecnico predisporre la certificazione APE sia prima che dopo i lavori per dimostrare la miglioria energetica di sue classi.

 

 

Nel diagramma di flusso abbiamo provato a spiegare le possibili combinazioni di fotovoltaico e accumulo.

Come detto prima se in abbinamento ad un altro lavoro trainante sia accumulo che impianto fotovoltaico usufruiscono del 110% e anche della possibilità dello sconto in fattura, ma con dei limiti di spesa che sono € 2.400/kwp per fotovoltaico ed € 1.000,00/kwp per l’accumulo.

Inoltre per gli impianti che riceveranno il superbonus, scomparirà lo scambio sul posto e questa è un altra grande novità. In pratica se usufruisco del bonus 110%, l’eventuale energie ceduta in rete dal mio impianto non sarà più pagata dal GSE ma bensì regalata.

Se invece l’impianto fotovoltaico non rientra nel superbonus, potrà comunque beneficiare dell’attuale detrazione del 50% con la possibilità anche in questo caso di usufruire di uno sconto in fattura e cedere quindi l’altro 50% al fornitore.

Come ricevo il contributo Ecobonus al 110%?

Rispetto alla detrazione fiscale standard che prevede il 50% in 10 anni, con il nuovo decreto il cliente potrà in soli 5 anni recuperare tutto, ma non solo lo stato ci mette sopra anche un 10% di guadagno in più. Insomma per chi ha capienza IRPEF un vero e proprio affare. Un’altra importante novità, è la possibilità di poter usufruire dello sconto in fattura, che permette al cliente di non pagare nulla al momento della fattura, in quanto il fornitore potrà a sua volta cedere il credito anche agli istituti bancari.

E’ un aspetto decisivo perché elimina il rischio di incapienza del contribuente (detto in parole povere si accede al contributo anche se la banca non concede il prestito).

E forse è questo la vera e propria novità in quanto nel precedente e molto contestato decreto questa operazione di cessione alle banche non era possibile.

Le fatture vanno pagate con bonifico parlante, con l’indicazione del soggetto percipiente e del committente. Per i lavori di efficientamento energetico bisogna inviare la documentazione tecnica che certifichi la rispondenza delle opere alle specifiche normative.

Per riassumere diventa sicuramente interessante quando fotovoltaico e sistema di accumulo sono all’interno di un riqualificazione più ampia, perché questo permetterà al cliente finale di poter usufruire del 110% e scegliere sicuramente i migliori prodotti in termini di prestazioni ed efficienza.

Di fondamentale importanza secondo noi, anche l’unione fra tecnici, impiantisti termoidraulici e aziende come la nostra specializzata in fotovoltaico + accumulo, per avere la miglior consulenza possibile e la possibilità di poter accedere al superbonus senza particolari problemi.

Ci sono ancora dei giorni prima della pubblicazione ufficiale che potrebbero modificare alcuni passaggi, sarà nostra premura tenervi informati.

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