Abbiamo tenuto nel mese di Aprile diverse sessioni sul sistema di accumulo e di come oggi sia possibile arrivare all’autonomia energetica.
Qui sotto puoi vedere una delle registrazioni.
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E’ importante capire il punto di partenza, ovvero la situazione attuale di un Impianto Fotovoltaico in Italia, in pratica ciò che ad oggi legifera un impianto ovvero lo scambio sul posto.
Che cosa è lo scambio sul posto? E’ la disciplina che remunera l’energia immessa in rete ma non autoconsumata,pagata mediamente 0,12€/KWh. Il problema però è che quella che si acquista dalla rete (di solito la sera quando i pannelli non producono) la paghiamo mediamente € 0,25/KWh, quindi più del doppio. Questo svantaggio economico riduce l’autoconsumo a circa il 40%, perché chiaramente non riesce ad abbattere i consumi notturni. Siamo quindi ancora ben lontani dall’indipendenza energetica (teorica) del 100%.
Per risolvere questo svantaggio è necessario installare un sistema di accumulo che permette di immagazzinare l’energia in eccesso prodotta il giorno per essere utilizzata la notte. Con un sistema di accumulo si può raddoppiare l’indipendenza energetica, quindi oltre l’80% su base annuale. A questo punto del Webinar un video ci mostra il nuovo prodotto della Sonnen, l’innovativa sonnenTen, con tante nuove funzionalità come il sistema di backup.
Grazie all’applicazione Mysonnen è possibile controllare in tempo reale tutto ciò che sta accadendo all’interno della mia abitazione. Posso verificare la produzione dei pannelli, lo stato di carica della batteria, il mio consumo attuale e decidere come meglio ottimizzare le attività domestiche. Insomma divento il proprietario della mia energia e sono io a decidere come utilizzarla!
Fra le nuove funzionalità spicca anche la possibilità di convogliare l’energia in eccesso (quindi oltre alla carica della batteria) all’interno di una pompa di calore, in modo da generare acqua calda sanitaria. Il sistema di accumulo è programmato per sfruttare al massimo la propria energia.
Come detto prima con un sistema di accumulo si arriva ad un 80% di autonomia, ma ancora si continua a comprare circa un 20%, questo perchè nei mesi invernali le produzioni sono più basse, le giornate più corte e quindi diventa difficile garantirsi l’energia necessaria per le ore serali. A questo punto interviene la Comunità energetica della Sonnen Community dove i suoi membri ottengono importanti vantaggi economici, che permettono di compensare il residuo dell’energia acquistata.
Scendendo nel dettaglio, la proposta per il mercato italiano si divide in due offerte gratuite.
La prima è la Sonnen Flat 1500, che prevede lo sconto sulla materia prima dell’energia fino ad un residuo di 1500Kwh/anno e senza limiti di tempo.
Di seguito una Bolletta come esempio concreto dell’applicazione della Flat 1500
La seconda è la Flat 0, che azzera anche tutti i costi come accise, trasporto e gestione, insomma elimina tutti i fastidiosi costi passanti tranne chiaramente il canone RAI (su quello purtroppo non possiamo farci niente).
Anche la Sonnen Flat 0 non ha costi di adesione, ma in questo caso abbiamo il limite temporale di due anni.
Una volta terminati due anni della Sonnen Flat 0 rimane invece in piedi la Sonnen Flat 1500 che non ha limiti di tempo.
Anche dal punto di vista estetico la nuova Sonnen si integra perfettamente in tutti gli spazi, sia all’interno della mia abitazione o più semplicemente in un locale tecnico. Sicuramente l’estetica accattivante la rende decisamente adatta ad ogni tipo di installazione.
Per concludere una nota importante va fatta su tutti quei miti da sfatare che ancora ad oggi ci sono, qui ne abbiamo estratti due ma in realtà ce ne sono di più.
Mito n.1: le batterie vanno cambiate spesso
Il primo è sulla durata, molte persone pensano che le batterie vadano cambiate ogni due anni quando in realtà con il litio ferro fostato, Sonnen garantisce oltre 10.000 cicli equivalenti a oltre 20 anni di vita.
Mito n.2: i sistemi di accumulo sono ingombranti
Un altro mito che abbiamo deciso di sfatare è quello legato all’ingombro, molti hanno la concezione che per un sistema di accumulo occorra molto spazio, quando invece occupiamo lo spazio di una scarpiera.